Correlazione tra variazioni genetiche nella linea germinale e risposta al trattamento nei bambini con leucemia linfoblastica acuta


La leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) in età pediatrica è il prototipo di una patologia farmaco-resistente. Nonostante i tassi di cura siano superiori all’80%, esistono considerevoli differenze individuali nella risposta al trattamento non ancora spiegate.

I Ricercatori del St Jude Children's Research Hospital di Memphis ( Stati Uniti ) hanno portato a termine un studio sull’intero genoma per valutare il contributo di variazioni genetiche ereditate alla risposta al trattamento e per identificare i polimorfismi della linea germinale ( SNP, single-nucleotide polymorphism ) associati al rischio di malattia residua minima dopo chemioterapia per induzione di remissione.

Lo studio ha analizzato 476.796 SNP della linea germinale per identificare i genotipi associati alla malattia minima residua in 2 coorti indipendenti di bambini con nuova diagnosi di leucemia linfoblastica acuta: 318 pazienti del St Jude Total Therapy protocols XIIIB and XV e 169 pazienti del Children's Oncology Group trial P9906.

I pazienti sono stati arruolati tra il 1994 e i 2006, e l’ultimo follow-up è stato effettuato nel 2006.

La principale misura di esito era la malattia residua minima alla fine della terapia di induzione, misurata con citometro a flusso.

Sono stati individuati 102 SNP associati alla malattia residua minima in entrambe le coorti ( odds ratio mediana, OR=2.18; P Di questi 102 SNP, 21 sono risultati associati anche a recidiva ematologica ( P < 0.05 ) e 21 sono risultati associati a sensibilità ai farmaci anti-leucemici, collegando in genere l’eradicazione della malattia minima residua ad una maggiore esposizione al farmaco.

In totale, 63 dei 102 SNP sono risultati associati a risposta precoce, ricaduta o sensibilità al farmaco.

In conclusione, le variazioni genetiche individuali sono correlate alla risposta al trattamento nella leucemia linfoblastica acuta pediatrica, con polimorfismi associati alla biologia cellulare della leucemia e la disponibilità individuale del farmaco correlata a un minor rischio di malattia residua. ( Xagena2009 )

Yang JJ et al, JAMA 2009; 301: 393-403 Emo2009 Pedia2009


Indietro

Altri articoli

Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...



La mancata risposta e la ricaduta dopo terapia CAR-T diretta all'antigene CD19 continuano a rappresentare una sfida per gli esiti...


Blinatumomab ( Blincyto ), un'immunoterapia bispecifica con coinvolgimento delle cellule T, è efficace nella Leucemia linfocitica acuta a cellule B...


I bambini con sindrome di Down ( DS ) corrono un rischio significativamente più elevato di sviluppare la leucemia mieloide...


La leucemia linfoblastica acuta a cellule T ha caratteristiche biologiche distinte e una prognosi peggiore rispetto alla leucemia linfoblastica acuta...


Blinatumomab ( Blincyto ), un'immunoterapia bispecifica con coinvolgimento delle cellule T, è efficace nella leucemia linfoblastica acuta a cellule B...


Gli anticorpi contro il polietilenglicole ( PEG ) in soggetti sani sollevano preoccupazioni sull'efficacia dei farmaci pegilati. È stata valutata...


I bambini di età inferiore ai 3 anni sono stati esclusi dallo studio di fase 2 ELIANA su Tisagenlecleucel (...


Kymriah è un medicinale per il trattamento dei seguenti tipi di tumori ematologici: • leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) a...